Approfondimenti
Yoga
I principi di Vanda Scaravelli non sono strutturabili in un metodo, ma richiedono totale attenzione, partecipazione e costanza.
La pratica porta a scoprire un’armonia intuitiva oltre la struttura e la forma. Nello Yoga di Vanda Scaravelli, la precisione anatomica di Iyengar diventa una profonda connessione del e nel corpo; l’enfasi al respiro di Desikachar si trasforma nella sua degustazione e grande è l’influenza del pensiero di Krishnamurti. L’ anatomia esperienziale amplia invece la sensibilità e la freschezza dell’ascolto.
Ecco i tre corsi di approfondimento:
NATURALEZZA DELLO YOGA
TO BE SENSITIVE IS TO BE ALIVE
QUANDO IL CORPO È APERTO ANCHE IL CUORE LO È
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Naturalezza dello Yoga
Lo Yoga di Vanda Scaravelli si sviluppò tra la precisione anatomica di Iyengar, l’enfasi al respiro di Desikachar e fu influenzato dall’amicizia profonda con il filosofo Krishnamurti. Si focalizza sulla colonna vertebrale, tra gravità e leggerezza, tra cielo e terra, e attraverso di essa la libertà del respiro, ma anche nel connettere e far dialogare le parti del corpo, come fossero strumenti di una grande orchestra. Tra pratica ininterrotta e non attaccamento ai risultati di questa… si lascia accadere.
I quattro incontri comprendono una pratica guidata, elementi di anatomia esperienziale per ampliare la sensibilità e la freschezza dell’ascolto, e si approfondiranno indicazioni e suggerimenti pratici del testo Awakening the spine di Vanda Scaravelli e Notes on Yoga di Diane Long.
Primo incontro: Le articolazioni
Secondo incontro: La colonna vertebrale
Terzo incontro: Antropometria, la misurazione del corpo
Quarto incontro: Il tessuto connettivo. Integrità del corpo e integrità del connettivo.
Obbiettivi:
Creare un punto di partenza per sviluppare o rinforzare una forte e costante pratica personale, nella quale risvegliare la propria piena presenza e per chi già insegna rivalutare e personalizzare ciò che è stato appreso fino ad ora, vivendolo con maggiore profondità, presenza, gratitudine e naturalezza.
Ogni incontro richiede dalle 6 alle 8 ore. Può essere organizzato online e in presenza
To be Sensitive is to be Alive
Il percorso “to be sensitive is to be alive” si sviluppa in cinque incontri e segue un’esplorazione della pratica attraverso i diversi costituenti del corpo:
1. Fluidi
2. Organi\viscere
3. Ossa
4. Muscolatura profonda
5. Respiro
Ogni aspetto della nostra fisicità rispecchia infatti una diversa qualità di movimento, una diversa dinamica, uno stato psicologico, una fase di sviluppo emotivo e mentale, e questo ascolto del corpo e delle qualità che ne derivano portano ad una pratica più adattabile, accessibile e autentica.
Ogni incontro richiede dalle 6 alle 8 ore. Comprende una pratica guidata, elementi di anatomia esperienziale e si approfondiranno indicazioni e suggerimenti pratici del testo Awakening the spine di Vanda Scaravelli e Notes on Yoga di Diane Long.
Obbiettivi:
Partire da lavori esperienziali anche piccoli, per cercare di toccare l’essenza della pratica aldilà della tecnica. Creare un’opportunità per sviluppare o rinforzare una forte pratica personale, nella quale risvegliare la propria presenza e per chi già insegna rivalutare e personalizzare ciò che è stato appreso fino ad ora, vivendolo con maggiore profondità, presenza, gratitudine e naturalezza.
Quando il corpo è aperto, anche il cuore lo è
Tra terra e Cielo
Corso che riporta ai punti fondamentali dell’ approccio e della visione dello Yoga ispirato a Vanda Scaravelli: radicamento, leggerezza, colonna vertebrale e respiro. Una degustazione della pratica e di sè, coltivare presenza per mantenere viva l’attenzione, la freschezza e l’apertura di un principiante.
Esplorando: Strutturare e destrutturare
Partendo dalla lezione tipo dell‘Integral Yoga, andremo ad esplorare asana, mudra e pranayama in modo sempre diverso pur seguendo lo stesso schema. La ripetizione sarà occasione di penetrare il presente piuttosto che atto meccanico e ginnico, per svelare freschezza dell’esperienza piuttosto che creare abitudine.
Movimento e Quiete
Attraverso pratiche più dinamiche e posture più complesse, scopriremo come movimento e staticità si possono incontrano nella presenza di se e nell’ascolto. Disfare invece di fare, agire senza reagire.