Tr(A)scendenza

“Tra” è lo spazio, non spazio, confine e sostanza…
È il movimento scivoloso e ritmico tra le ossa, i muscoli e gli organi, l’azione di tendini e legamenti che liberandomi sinuosamente mi riconnettono.
Tra è ciò che sono ed è in ciò che penso di essere, il loro sciogliersi l’uno nell’ altro. È il tessuto connettivo della vita, lo spazio che accarezza la pelle e la pelle che scopre lo spazio, è ciò che include e ciò che definisce.
Impercettibile e sempre presente in ogni attimo, è la transizione azione che rende prezioso ogni movimento e ogni pausa.
Il tra è dove sto andando e ciò che sto lasciando, lo sguardo e dove si posa.
È nel cuore ed è il cuore stesso capace di legare senza giudizio il mondo quotidiano e il mondo trascendente, la carnalità e l’ascesi, il guardarsi e l’attraversarsi.
Tra è la pienezza che si crea tra la musica e la danza, un incontro a cui da bambina davo il nome Dio. Tra è il momento in cui penso di dover ricominciare ed è già in sé rinascita. Genesi e inizio di preziosa lucidità pulsando cresce in una dolce e muta meraviglia.
Il corpo bisbiglia, gli strumenti bisbigliano, lo spazio bisbiglia. Ma c’è un confine tra l’uno e l’altro? Immensa intimità e comprensione. Siamo… sono